Multistars: Storie di Supermen sul Garda

Sabato 29 e domenica 30 aprile Desenzano del Garda (Brescia) e lo stadio Tre Stelle ospiteranno la 36esima edizione del Multistars, quest’anno denominato GardaStars by 36° Multistars: il più importante meeting di prove multiple della storia dell’atletica italiana (attualmente è tappa Gold del World Athletics Tour del settore) torna in riva al Garda e nella provincia dove sono state scritte le pagine più belle della manifestazione.

La prestigiosa riunione atletica internazionale vede infatti la luce a Brescia, nel 1988, e celebra quali vincitori due Paesi che oggi non esistono più: la Jugoslavia del vincitore del decathlon Sasa Karan e la Germania Ovest della regina dell’eptathlon Christine Hoss. Altri tempi, un altro mondo: il Muro di Berlino è ancora in piedi, anche se il “secolo breve” è ormai agli sgoccioli. L’anno successivo, sempre a Brescia, il Multistars diventa un quadrangolare: l’Italia sfida Cuba, Spagna e Gran Bretagna. Sono i britannici a fare man bassa di successi individuali con il decatleta Alex Kruger e l’eptatleta Kim Hagger. Il Multistars piace: agli atleti e alle atlete, ma anche agli appassionati di atletica (appassionati che, quando si parli di prove multiple, trovano forse miglior definizione quali “cultori”). La manifestazione sbarca nel calendario della EAA (oggi European Athletics) nel 1993 per approdare sei anni dopo nell’alveo dei circuiti della IAAF (oggi World Athletics), prima a livello “World Combined Events Challenge” e poi Permit. Nel frattempo (è il 1995) il Multistars muove a Desenzano: è una scelta fortunata, che colloca le prove multiple in uno scenario estremamente suggestivo in riva al Garda. Lo stadio Tre Stelle diventa “casa” dell’evento: in 18 edizioni tra il 1995 e il 2012 manca solo una volta, nel 2005, quando va in scena a Salò, sempre in provincia di Brescia, per il rifacimento del manto desenzanese. È in questi anni che un giovanissimo Marcell Jacobs scopre l’atletica leggera: nel 2009, sempre al Tre Stelle, prenderà parte al proprio primo Campionato Italiano giungendo quinto nel lungo tra i Cadetti. A proposito di tricolori, un inciso: per due volte il Multistars è Campionato Italiano Assoluto di decathlon ed eptathlon, nel 1994 a Brescia (successi di Beniamino Poserina Karin Periginelli) e nel 1997 a Desenzano (titoli ancora a Poserina e a Gertrud Bacher).

Dal 2013 la rassegna si sposta allo stadio Ridolfi di Firenze, dove vive sei edizioni molto intense prima di spostarsi nel 2019 a Lana (Bolzano), altra località storicamente legata alle prove multiple: sono tre le edizioni previste in Alto Adige, ma solo due vanno in scena (2019 e 2021) a causa dell’annullamento per la pandemia del Multistars 2020. Nel 2022 nuova puntata in Toscana, a Grosseto: il preludio del ritorno sul Garda, a Desenzano, quando con la consueta organizzazione guidata da Gianni e Barbara Lombardi e dal Club 10+7 e con il fondamentale supporto del Comune della Città di Desenzano del Garda (e la collaborazione operativa del Comitato Regionale FIDAL Lombardia, del Comitato Provinciale FIDAL Brescia e della Atletica Jacobs Academy) le stelle delle prove multiple mondiali brilleranno per la 18esima volta in riva al lago.

Nel passato della manifestazione hanno gareggiato autentici totem del decathlon: gli atleti partecipanti al Multistars nel corso delle prime 35 edizioni del meeting hanno messo assieme qualcosa con due ori, tre argenti e cinque bronzi ai Giochi Olimpici (più un oro e un bronzo ai Giochi Paralimpici), sei ori, tre argenti e quattro bronzi ai Mondiali all’apertocinque ori, due argenti e sei bronzi ai Mondiali indoor e 85 medaglie complessive tra Campionati e Giochi continentali. Su tutti citiamo tre atleti della Cecoslovacchia/Repubblica Ceca (a seconda del periodo storico del Multistars cui ci riferiamo): Gianni Lombardi, parlando di loro, rende bene l’idea dicendo come «il meno forte di loro abbia vinto l’oro olimpico». Il curriculum meno pingue è probabilmente di Robert Zmelik, re del Multistars in ben tre occasioni (1991, 1992 e 1996) con un  picco di 8297 punti: in carriera, proprio nel 1992, Zmelik vanta il titolo olimpico di Barcellona 1992, i Giochi passati (anche) alla storia per l’uscita di scena del favoritissimo Dan O’Brian già ai Trials USA, oltre al titolo iridato indoor di eptathlon di Parigi 1997. Poi ci sono i due riferimenti mondiali tra i “Supermen” a cavallo del millennio: Roman Sebrle e Tomas Dvorak. A differenza di Zmelik nessuno dei due ha mai vinto il decathlon del Multistars nonostante cinque partecipazioni complessive: una perla che manca a palmares stellari. Partiamo da Dvorak, un terzo posto (1993) quale miglior risultato nel meeting gardesano: il bronzo ai Giochi di Atlanta 1996, tre titoli mondiali di fila (1997, 1999 e 2001), l’oro europeo in sala 2000 e il record mondiale portato nel decathlon a meno sei dalla barriera dei 9000 (8994) nel 1999. Il primo ad andare oltre 9000 è poi proprio Sebrle, che nel 2000 approda a quota 9026: a Sydney, nei Giochi, sarà argento, salendo poi di un gradino per trionfare ad Atene 2004; nel suo palmares anche un agognato oro iridato outdoor (dopo due argenti) a Osaka 2007, i trionfi europei di Monaco 2002 e Goteborg 2006 e, in sala, due titoli mondiali e altrettanti europei (ma a Desenzano non andrà mai oltre il quinto posto del 1996).  È forse destino che i primatisti del mondo non trionfino al Multistars: dall’albo d’oro manca infatti anche l’attuale primatista mondiale, il francese Kevin Mayer, 9126 punti nel 2018 e in tasca due argenti olimpici (Rio e Tokyo), il titolo iridato di Eugene 2022 e un oro mondiale e tre europei nell’eptathlon in sala ma purtroppo anche due ritiri a Firenze tra 2014 e 2016.

Il primatista di successi al Multistars è proprio Zmelik con tre vittorie: a quota stazionano l’ucraino Oleksandr Yurkov (1998 e 1999), il formidabile kazako Dmitriy Karpov (2003 e 2012 in una carriera in cui si è messo al collo quattro bronzi di grande spessore: nei decathlon dei Giochi di Atene 2004 e dei Mondiali 2003 e 2007 e nell’eptathlon indoor dei Mondiali 2008), lo statunitense Jake Arnold (2009 e 2010) e il norvegese Martin Roe (2018 e 2021). Il primato del Multistars è di 8390 punti, il miglior punteggio mai realizzato sul suolo italiano:  la firma è del bielorusso Andrei Krauchanka, argento olimpico di Pechino 2008, che lo ottiene a Firenze il 2-3 maggio 2013 con 11.16/0.0 (100m), 7.39/+0.9 (lungo), 14.76 (peso), 2.07 (alto), 49.27 (400m), 14.11/+0.6 (110m ostacoli), 46.04 (disco), 5.05 (asta), 60.59 (giavellotto) e 4:30.11 (1500m). L’unico successo azzurro è del 1997, quando Beniamino Poserina con 8069 punti accoppiò alla maglia tricolore una vittoria internazionale di grande prestigio.

Cesare Rizzi

Seguirà l’articolo con la storia dell’eptathlon al Multistars. 

FOTO dall’archivio del Multistars: in home Tomas Dvorak (secondo da sinistra) e Roman Sebrle (primo da destra) con Gianni Lombardi (primo da sinistra) e il decatleta gardesano Oscar Roberti (terzo da sinistra). 

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